(Allegato alla circolare ASS 4 Medio Friuli del 05.02.03)

ASS N° 4 "Medio Friuli"                                       Dipartimento di Prevenzione

UNITA' OPERATIVA IGIENE E SANITA' PUBBLICA - NUCLEO OPERATIVO PROFILASSI MALATTIE INFETTIVE

LE MENINGITI BATTERICHE

Le meningiti batteriche sono più rare ma potenzialmente più gravi delle forme virali e possono essere provocate da numerosi tipi di batteri.

Circa il 70% delle forme batteriche è provocata da soli tre microrganismi: Neisseria meningitidis (meningococco) , Streptococcus pneumoniae ( pneumococco ) e Hemophilus influenzae.

Le meningiti meningococciche interessano prevalentemente ma non esclusivamente l'età giovanile; l'eziologia pneumococcica ha maggiore incidenza nella prima infanzia e nell' anziano; le meningiti da Hemophilus influenzae interessano di preferenza i primi tre anni di vita.

Tra le altre forme, quelle da enterobatteri (salmonella, E.colo, Proteus, Klebsiella, Serratia) prediligono il periodo neonatale, mentre le meningiti da stafilococco, streptococco, Pseudomonas aeruginosa e Listeria possono manifestarsi ad ogni età.

Le infezioni da Hemophilus influenzae si sono ridotte nel corso degli anni e mentre in passato rappresentavano la causa più frequente di meningite nei bambini di età < 5 anni, oggi, laddove i vaccini sono divenuti largamente disponibili ed è stata introdotta la vaccinazione nel corso del primo anno di vita, l'incidenza si è largamente ridotta.

L'epidemiologia della meningite da pneumococco non è variata nel corso degli anni ed ha un'elevata letalità specialmente se associata a batteriemia.Esistono numerosi tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica che li riveste. La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ad uno dei 23 tipi capsulari più comuni. Questa variabilità è alla base della difficoltà di messa a punto ed utilizzazione di vaccini efficienti. Inoltre, il polisaccaride della capsula ha potere scarsamente immunogenico per i bambini sotto i due anni di età. Il vaccino pneumococcico per gli adulti contiene 23 polisaccaridi capsulari. Il vaccino per bambini contiene 7 polisaccaridi capsulati coniugati ad una proteina che ne aumenta il potere immunogeno ed è disponibile per i bambini sotto i due anni d'età.

Le infezioni da meningococco nei paesi industrializzati presentano invece un notevole cambiamento epidemiologico: i focolai epidemici in Europa e Stati Uniti sono causati per lo più dal siero gruppo B e in minor misura dal C che però presenta un tasso di letalità maggiore rispetto al B.

E' stato tuttavia messo in evidenza, che dall'inizio degli anni novanta, le malattie invasive causate dal siero gruppo C sono risultate in aumento in alcuni paesi (Inghilterra, Galles Francia, Olanda, Spagna, Ucraina) determinando numerose epidemie sostenute dal gruppo C. Alcuni di questi paesi hanno avviato una vaccinazione sistematica nei confronti del meningococco di gruppo C, incoraggiati anche dai buoni risultati della campagna vaccinale effettuata dalla Gran Bretagna.

Tuttavia, nessun criterio standardizzato è stato ancora sviluppato per decidere l'introduzione della vaccinazione a livello nazionale o regionale.

 

EPIDEMIOLOGIA IN ITALIA

In Italia accanto al sistema di notifica obbligatoria è presente, anche un sistema di sorveglianza speciale delle meningiti batteriche coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità che provvede anche alla completa caratterizzazione degli stipiti batterici. I dati sono disponibili dal 1994.

Lo pneumococco è stato il patogeno più frequentemente isolato (36.8%) e le meningiti da pneumococco sono in media 200 all'anno con una maggiore incidenza nelle fasce d'età 25-64 anni e >= 65 anni e 0-4 (tab. 1)

Anche per la meningite meningococcica vengono notificati ogni anno intorno ai 200 casi (tab. 2), di cui un quarto da meningococco gruppo C e la maggior parte da meningococco gruppo B, anche se analizzando la distribuzione dei sierogruppi B e C si osserva che l'isolamento del sierogruppo C è aumentato dal 1999 al 2002 raddoppiandosi (tab. 3). Con il forte contenimento delle malattie da Haemophilus influenzae tipo b, dopo l'introduzione massiva della vaccinazione con il vaccino coniugato, la Neisseria meningitidis è ora diventata la causa più importante di meningite batterica nei bambini, in età inferiore ai 5 anni, e negli adolescenti, giovani adulti (15-24 anni).

Le infezioni da Haemophilus influenzae hanno una maggiore incidenza nella fascia d'età 0-4 anni, ma loro numero si è fortemente ridotto negli ultimi anni. Mentre nel 1995 rappresentavano il 16% ( 118 casi), nel 2001 sono solo il 7% (51 casi) e nel 2002, sebbene i dati non siano definitivi, il 2,7% (tab. 4).

 

EPIDEMIOLOGIA NELL'A.S.S. 4

L'andamento epidemiologico delle meningiti batteriche notificate tra i residenti dell' ASS 4 è illustrato nella tabella 5. Anche nella nostra Azienda i germi più frequentemente isolati sono stati meningococco, pneumococco ed Hemophilus influenzae rappresentando complessivamente il 41% di tutti gli isolamenti.

La distribuzione per età, sebbene i numeri siano piccoli, riflette l'andamento nazionale e i dati di letteratura. Le infezioni invasive da pneumococco si sono avute nelle fascia d'età 0-4 , 25-64 e >= 65 anni. Mentre le meningiti da Hib nei bambini piccoli (< 5 anni) e il meningococco tra adolescenti e giovani adulti in quanto anche i due casi compresi nella fascia d'età 25-64 in realtà erano soggetti che all'epoca della malattia avevano 26 e 27 anni.

Il tasso di incidenza è stato 0.25/100.000, più basso rispetto all'incidenza delle malattie invasive da meningococco negli ultimi cinque anni in Italia (0.4/100.000). Per tutti i casi di infezione da meningococco non disponiamo a livello locale della tipizzazione dei ceppi.

 

CONCLUSIONI

La situazione epidemiologica nell' A.S.S.4 "Medio Friuli" è tale per cui non vi sono i presupposti per una vaccinazione di massa contro l'infezione invasiva da meningococco di gruppo C e neppure nei confronti dello pneumococco. Vaccinazione quest'ultima che è invece raccomandata nelle categorie ad alto rischio così come sono state definite nel progetto aziendale sull'offerta della vaccinazione antipneumococicca negli anziani e dalle raccomandazioni dell'Agenzia Regionale della Sanità con nota prot.6514 del 30.11.2001 per quanto attiene alla vaccinazione in età pediatrica.

Per quanto riguarda il meningococco vanno messi in atto interventi tempestivi ed efficaci di controllo dell'infezione. L'informazione deve essere tempestiva al fine di garantire un intervento efficace di Sanità Pubblica con l'accuratezza dell'indagine epidemiologica e la tempestività dell'intervento di profilassi.

La vaccinazione con vaccino coniugato contro il meningococco C è raccomandata alle persone con patologie che le espongono a rischio elevato di infezione invasiva da meningococco: asplenie anatomiche o funzionali e deficit di componenti terminali di complemento.

 

 

PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE NEI CONFRONTI DI SOGGETTI AFFETTI DA MALATTIA INVASIVA DA MENINGOCOCCO (meningite, sepsi meningococcica) E NEI CONFRONTI DI LORO CONVIVENTI O CONTATTI

 

PROVVEDIMENTI SUL CASO INDICE

DISPOSIZIONE PER CONTATTI NELLA COLLETTIVITA'

DISPOSIZIONE PER I CONVIVENTI

INTERVENTI SULL' AMBIENTE

Si sottolinea che non esiste nessuna raccomandazione riguardante chiusura e/o disinfezione di locali pubblici e scuole in quanto il meningococco viene trasmesso unicamente per via aerea direttamente da persona a persona e non sopravvive nell'ambiente esterno

RIFERIMENTI

  1. Circolare Ministero Salute n° 4 del 13 marzo 1998 "Provvedimenti da adottare nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi o contatti"
  2. Reed Book 2000 :Raccomandazioni del Committee on Infectious Diseases
  3. A.Evans, P .Brachman: Bacterial Infections of Human-Epidemiology and Control 1998