(Regione Emilia-Romagna - Legge regionale n. 22, 21 novembre 2013)
1. La partecipazione della Regione, anche congiuntamente con quella delle Aziende sanitarie territoriali e degli altri soci pubblici partecipanti, non può essere inferiore alla maggioranza assoluta delle quote sociali.
2. La partecipazione della Regione è subordinata alla condizione che lo statuto della società preveda la competenza della Regione a designare due componenti nel consiglio di amministrazione ai sensi dell'art. 2449 del codice civile.
3. L'autorizzazione alla partecipazione da parte della Regione alla società è subordinata, altresì, alla condizione che il relativo statuto preveda che:
a) il consiglio di amministrazione sia costituito da un numero massimo di cinque componenti, tenuto conto dell'equilibrio di genere ai sensi della legge 12 luglio 2011, n. 120 (Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati);
b) il compenso annuale lordo onnicomprensivo del presidente del consiglio di amministrazione e degli altri componenti del consiglio di amministrazione venga determinato nel rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa regionale e tenuto conto dei compiti e delle deleghe gestionali ad essi attribuiti.
4. Al fine di configurare il ruolo dell'IRST in coerenza con la programmazione regionale e territoriale, nonchè di assicurarne condizioni di autonomia e di funzionamento in analogia con le Aziende del Servizio sanitario regionale, la Giunta regionale individua, previa consultazione con gli altri soci pubblici e privati, l'assetto istituzionale dell'IRST e le relazioni funzionali e finanziarie che l'IRST intrattiene con la Regione Emilia-Romagna, con le aziende sanitarie del sistema sanitario regionale e con gli altri soggetti pubblici e privati. Il provvedimento della Giunta regionale è adottato nel rispetto dei seguenti principi direttivi:
a) continuità con il sistema di garanzie già precedentemente definite in ordine allo svolgimento del ruolo pubblico dell'IRST e sulle modalità di organizzazione e funzionamento;
b) definizione di un ruolo dell'IRST di governo ed innovazione nella ricerca oncologica e di gestione delle attività assistenziali, secondo le linee programmatiche regionali e nel quadro della programmazione spettante alla Conferenza;
c) previsione di un regime di finanziamento regolamentato dal livello regionale;
d) regolamentazione della struttura di governo secondo il principio di separazione tra le funzioni di indirizzo e verifica e quelle di gestione ed amministrazione delle attività assistenziali, di ricerca e di supporto, garantendo che la direzione dell'IRST venga nominata secondo requisiti analoghi a quelli previsti per le Aziende del Servizio sanitario regionale;
e) configurazione organizzativa e gestione del personale secondo le indicazioni regionali vigenti in materia e valevoli per le Aziende del Servizio sanitario regionale.