DMS 05.09.24 - premessa

  Premessa

(Decreto del Ministero della Salute, 5 settembre 2024)

IL MINISTRO DELLA SALUTE
di concerto con
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto l'art. 32 della Costituzione;

Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante «Istituzione del servizio sanitario nazionale»;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e, in particolare, l'art. 47-bis il quale prevede che, nell'ambito e con finalità di salvaguardia e di gestione integrata dei servizi socio sanitari e della tutela alla dignità della persona umana e alla salute, sono attribuite al Ministero della salute, tra l'altro, le funzioni spettanti allo Stato in materia di tutela della salute umana e di coordinamento del Sistema sanitario nazionale;

Vista la legge 13 novembre 2009, n. 172, concernente l'istituzione del Ministero della salute;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2023, n. 196, recante il regolamento di organizzazione del Ministero della salute;

Visto altresì il decreto ministeriale del 3 gennaio 2024 recante la disciplina transitoria dell'assetto organizzativo previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2023, n. 196;

Visto l'accordo sancito dalla Conferenza unificata nella seduta del 30 ottobre 2014 (rep. atti n. 135/CU) concernente il «Piano nazionale demenze - Strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 13 gennaio 2015, n. 9, che fornisce indicazioni strategiche per la promozione e il miglioramento degli interventi nel settore, non soltanto con riferimento agli aspetti terapeutici specialistici, ma anche al sostegno e all'accompagnamento del malato e dei familiari lungo tutto il percorso di cura;

Visto l'obiettivo 1, azione 1.6, del Piano nazionale demenze (di seguito, PND), che prevede l'attivazione di un tavolo di confronto permanente tra il Ministero della salute e le regioni e le province autonome, che si avvale del contributo scientifico dell'Istituto superiore di sanità (ISS) nonchè di quello delle Associazioni nazionali dei familiari dei pazienti, integrato dalle rappresentanze della componente sociale, nelle sue articolazioni nazionale, regionale e locale;

Visto il decreto del direttore generale della prevenzione sanitaria 11 febbraio 2021 con il quale è stato costituito il Tavolo per il monitoraggio e l'implementazione del PND (di seguito nominato «Tavolo permanente sulle demenze»), operativo in via di fatto già dal 2015, con il coordinamento del Ministero della salute e in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità (ISS), aggiornato con decreto del direttore generale della prevenzione sanitaria del 15 giugno 2022 e, da ultimo, in data 22 luglio 2022;

Tenuto conto che il sopra citato Tavolo permanente sulle demenze previsto dal PND vede la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e associativi direttamente coinvolti nella definizione degli interventi di protezione sociale, diagnosi e presa in carico delle persone affette da demenze e Alzheimer;

Visto l'accordo sancito dalla Conferenza unificata nella seduta del 26 ottobre 2017 (rep. atti n. 130/CU) sul documento concernente: «Linee di indirizzo nazionali sui percorsi diagnostico terapeutici assistenziali per le demenze» e sul documento concernente «Linee di indirizzo nazionali sull'uso dei sistemi informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze»;

Visto l'accordo sancito dalla Conferenza unificata nella seduta del 20 febbraio 2020 (rep. atti n. 17/CU) sul documento concernente «Linee di indirizzo nazionali per la costruzione di comunità amiche delle persone con demenza»;

Visto il documento approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nella seduta del 6 agosto 2020, concernente «Raccomandazioni per la governance e la clinica nel settore delle demenze»;

Visto il documento concernente «Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno alle persone con demenza nell'attuale scenario della pandemia di COVID-19», pubblicato dall'Istituto superiore di sanità in data 28 ottobre 2020;

Tenuto conto della «Linea guida sulla diagnosi e trattamento della demenza e del Mild Cognitive Impairment» (MCI), pubblicata il 7 dicembre 2023 sul sito web del Sistema nazionale linee guida, la cui redazione rientrava tra le attività normate con apposito Accordo di collaborazione Ministero della salute - Istituto superiore di sanità per la realizzazione delle attività previste dal decreto 23 dicembre 2021 - Fondo per l'Alzheimer e le demenze, sottoscritto in data 6 giugno 2022;

Tenuto conto, altresì, delle risultanze delle attività promosse dal Ministero della salute attraverso il Tavolo permanente sulle demenze con il supporto dell'Istituto superiore di sanità, previste dal suddetto decreto del 23 dicembre 2021 e normate con il sopracitato accordo di collaborazione, consultabile all'interno del Report nazionale progetto Fondo per l'Alzheimer e le demenze. Le attività dell'Osservatorio demenze dell'Istituto superiore di sanità;

Tenuto conto dei singoli report distinti per regioni e province autonome, pubblicati sul sito web dell'Osservatorio demenze dell'Istituto superiore di sanità;

Tenuto conto delle iniziative adottate a livello internazionale sul tema delle demenze e dell'Alzheimer, in particolare la «Dichiarazione di Glasgow», siglata nel corso della 24° Conferenza di Alzheimer Europe nel 2014 e il Global Action Plan on the Public Health Response to Dementia 2017-2025, adottato dalla 70th World Health Assembly nel 2017, che hanno dato impulso alla creazione di una strategia europea per le demenze, sollecitando anche ogni singolo Paese a dotarsi di una propria policy nazionale;

Tenuto conto dei documenti di indirizzo quali «Towards dementia plan: a WHO guide» (WHO 2018), «A blueprint for dementia research» (WHO 2022), «Intersectoral global action plan on epilepsy and other neurological disorders 2022-2031» (WHO 2023), «From plan to impact VI» (Alzheimer's Disease International 2023);

Preso atto del documento di sintesi redatto dai Ministri della salute in occasione del G7 tenutosi il 13 e 14 maggio 2023 a Nagasaki, in Giappone, che ribadisce l'importanza di azioni di prevenzione, riduzione del rischio, diagnosi precoce, diagnosi e trattamento della demenza, nonchè della promozione di un invecchiamento sano;

Considerata la dichiarazione congiunta dell'Aia sulla demenza del 2 ottobre 2023 che ha individuato le seguenti azioni prioritarie: sostenere la ricerca in tutte le aree; promuovere la qualità di vita migliore possibile per le persone con demenza nel rispetto dei diritti umani; fornire supporto e assistenza di alta qualità sia alle persone con demenza sia ai famigliari/caregiver; creare comunità amiche inclusive, ridurre lo stigma e i pregiudizi, sensibilizzare e informare sulle demenze, sui fattori di rischio e fattori protettivi;

Tenuto conto delle risultanze della Joint Action (JA) europea 2016-2019 «Act on Dementia» che ha visto la partecipazione dell'Italia come coordinatrice del workpackage sul coordinamento delle crisi e dell'assistenza; delle progettualità previste nella attuale Joint Action (JA) «EU4H-2023J-A-05: Healthier Together EU NCD initiative - Dementia and other neurological disease» dove l'Italia con l'Istituto superiore di sanità ha la responsabilità del WP7 («Towards a harmonized and synergistic prevention of dementia and stroke»);

Visto l'art. 1, comma 330 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante: «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023», il quale prevede che «Al fine di migliorare la protezione sociale delle persone affette da demenza e di garantire la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva delle persone affette da malattia di Alzheimer, è istituito, nello stato di previsione del Ministero della salute, un fondo denominato «Fondo per l'Alzheimer e le demenze», con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023»;

Visto il successivo comma 331, il quale dispone che «Il Fondo di cui al comma 330 è destinato al finanziamento delle linee di azione previste dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano in applicazione del Piano nazionale demenze - strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze, approvato con accordo del 30 ottobre 2014 dalla Conferenza unificata, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2015, nonchè al finanziamento di investimenti effettuati dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, anche mediante l'acquisto di apparecchiature sanitarie, volti al potenziamento della diagnosi precoce, del trattamento e del monitoraggio dei pazienti con malattia di Alzheimer, al fine di migliorare il processo di presa in carico dei pazienti stessi»;

Considerato che il successivo comma 332 stabilisce che «Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuati i criteri e le modalità di riparto del Fondo di cui al comma 330, nonchè il sistema di monitoraggio dell'impiego delle somme»;

Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 23 dicembre 2021, recante i criteri e le modalità di riparto del Fondo per l'Alzheimer e le demenze istituito ai sensi dell'art. 1, comma 330, della legge 30 dicembre 2020, n. 178;

Tenuto conto delle tempistiche resesi necessarie per l'attuazione di quanto disposto con la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» che hanno, di fatto, comportato lo slittamento dell'avvio effettivo dei progetti al mese di luglio 2022;

Tenuto conto del decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 31 ottobre 2023 con il quale si è provveduto alla proroga dei termini di cui al menzionato decreto del 23 dicembre 2021;

Visto l'art. 1, comma 247 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026», il quale prevede che all'art. 1, comma 330 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è aggiunto il seguente periodo: «la dotazione del Fondo di cui al primo periodo è incrementata di 4.900.000,00 euro per l'anno 2024 e di 15.000.000,00 di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026»;

Considerato che le risorse di cui all'art. 1, comma 247 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, risultano iscritte sul capitolo 2302, piano gestionale 1, denominato «Fondo per l'Alzheimer e le demenze» nell'ambito della missione «Tutela della salute» programma «Tutela della salute, innovazione e politiche internazionali» azione «Sorveglianza prevenzione e controllo delle malattie a tutela della salute, anche nelle attività sportive» dello stato di previsione del Ministero della salute per gli anni 2024, 2025 e 2026;

Tenuto conto della sempre maggiore rilevanza in termini di sanità pubblica in tema di demenza, recentemente evidenziata dalle indagini condotte dall'Istituto superiore di sanità per conto del Ministero della salute, che hanno stimato che il numero di persone coinvolte dalla problematica relativa alla demenza e al Mild Cognitive Impairment (MCI) in Italia è pari a circa 6 milioni, di cui circa 1.100.00 sono persone con demenza, 900.000 con MCI e 4 milioni di familiari/caregiver coinvolti direttamente o indirettamente nella loro assistenza;

Tenuto conto che, nel corso dei lavori di monitoraggio del fondo da parte del Tavolo permanente sulle demenze, è emersa una differenza tra le regioni rispetto al completo utilizzo delle risorse del precedente finanziamento;

Considerato che per le annualità 2024, 2025 e 2026 è stato rifinanziato il fondo per garantire la continuità assistenziale e che per quelle regioni che non saranno riuscite a utilizzare tutte le risorse entro i termini previsti dal decreto di proroga, si rende opportuno consentire la non restituzione delle somme non spese purchè utilizzate ad esaurimento delle attività previste nei piani triennali approvati dal Tavolo permanente sulle demenze in data 8 luglio 2022, fermo rimanendo la trasmissione al Ministero della salute della rendicontazione e della relazione sulle attività svolte, entro i termini previsti dal decreto di proroga;

Ritenuto opportuno prevedere, per un corretto utilizzo delle predette risorse e in continuità con il criterio adottato nel precedente decreto interministeriale di riparto, una quota di finanziamento fissa per ogni regione e provincia autonoma, per la realizzazione e l'implementazione degli interventi tecnologici e informatici necessari, e una quota di finanziamento variabile in base alla popolazione ultrasessantacinquenne residente in ogni regione e provincia autonoma, come risultante dai dati Istat al 1° gennaio 2023;

Considerata l'abrogazione degli articoli 5 e 6 della legge 30 novembre 1989, n. 386, recante «Norme per il coordinamento della finanza della Regione Trentino-Alto Adige e delle Province autonome di Trento e Bolzano con la riforma tributaria», operata, a decorrere dal 1° gennaio 2010, dall'art. 2, comma 109 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, per effetto del quale le province autonome non partecipano alla ripartizione dei finanziamenti statali;

Visto l'art. 79, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante «Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Sudtirol»;

Visto il parere tecnico del Ministero dell'economia e delle finanze, espresso con nota prot. MEF - GAB n. 24163 del 30 maggio 2024;

Acquisita l'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 25 luglio 2024 (repertorio atti n. 143/CSR);

Decreta:


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