DMS 16.06.10 - premessa

  Premessa

(Decreto del Ministero della Salute, 16 giugno 2010)

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Visti gli articoli 2, 13, 14, 43 e 45 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modifiche e integrazioni, recante «Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope e di prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza», di seguito indicato come «Testo Unico»;

Visto che il testo unico attualmente in vigore classifica le sostanze stupefacenti e psicotrope in due tabelle;

Visto che in tabella I trovano collocazione le sostanze con forte potere tossicomanigeno ed oggetto di abuso;

Premesso che la sostanza denominata JWH-018,[(naftalen-1-il) (1-pentil-1H-indol-3-il) metanone], è una molecola di sintesi che produce negli animali da laboratorio effetti simili a quelli del delta-9-tetraidrocannabinolo già incluso in tabella I, ma con una maggiore durata d'azione, e che la sostanza denominata JWH-073 [(naftalen-1-il)(1-butil-1H-indol-3-il) metanone], omologo del JWH-018, agirebbe in modo analogo a quest'ultimo;

Considerato che le sostanze JWH-018 e JWH-073, sono contenute in quantità variabile all'interno di prodotti, denominati n-Joy e Spice, venduti quali profumatori d'ambiente nei cosiddetti Smartshop o tramite Internet;

Tenuto conto che le sostanze JWH-018 e JWH-073, nel 2009, sono state sottoposte a controllo come sostanze illecite in numerosi paesi dell'Unione Europea, pur non essendo al momento soggette al controllo nazionale, nè a quello internazionale, previsto dall'International Narcotics Control Board (INCB), in materia di stupefacenti;

Viste le note del 26 febbraio, 30 marzo, 31 marzo e 1° aprile 2010 del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, attraverso il Sistema nazionale di allerta precoce e risposta rapida per le droghe, nel mese di febbraio 2009, ha segnalato diversi casi di intossicazione acuta, causati dall'inalazione di prodotti contenenti le sostanze JWH-018 e JWH-073;

Vista la nota del 12 aprile 2010, con cui l'Istituto Superiore di Sanità ha espresso un parere tecnico sulle sostanze JWH-018 e JWH-073, con riferimento all'elevata potenzialità di indurre dipendenza, ed ai casi di intossicazione, con gravi problemi a livello cardiocircolatorio e del sistema nervoso, descritti dalla letteratura scientifica;

Tenuto conto che, a seguito dell'allerta del Dipartimento Politiche Antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Direzione generale della Prevenzione sanitaria, in data 1° aprile, ha attivato il sistema Rapex di divieto di commercializzazione del prodotto denominato «n-Joy» e dell'analogo prodotto «Spice» commercializzati con indicazione non in lingua italiana, per violazione dell'art. 9 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante Codice del Consumo;

Vista l'ordinanza del Ministero della Salute in data 6 aprile 2010, che vieta la fabbricazione, l'immissione sul mercato, il commercio, anche attraverso la vendita via internet, e l'uso di prodotti denominati n-Joy e Spice, nelle diverse presentazioni commerciali, nelle more dell'espletamento della procedura prevista per un eventuale inserimento delle stesse nella tabella I di cui all'art. 14 del Testo Unico;

Premesso altresì che la sostanza denominata Mefedrone (o 4-Metilmetcatinone) è una molecola di sintesi con proprietà stimolanti appartenente al gruppo dei derivati sintetici del catinone, ed è un analogo strutturale di due catinoni (catinone e metilcatinone), già inclusi nella tabella I di cui all'art. 14 del Testo Unico, che ha proprietà stimolanti con effetti immediati simili a quelli di altre droghe stimolanti quali ecstasy, amfetamina e cocaina;

Tenuto conto che il Mefedrone è sottoposto a controllo come sostanza illecita in numerosi Paesi compresi gli Stati Uniti d'America, dove è inserito nella "Schedule 1 of the Controlled Substances Act" come sostanza stupefacente;

Considerato che sono stati segnalati, in diversi Paesi, casi di intossicazione a seguito dell'assunzione di Mefedrone e che, in Inghilterra, si sono verificati alcuni casi di decesso verosimilmente correlabili all'uso di detta sostanza;

Vista la nota del 10 aprile 2010 del Dipartimento Politiche Antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con cui si informa che nel periodo da gennaio a marzo 2010 sono stati effettuati in Italia alcuni sequestri di compresse, destinate al mercato illecito degli stupefacenti, contenenti Mefedrone e che nell'aprile 2010 è stato rilevato, attraverso il Sistema nazionale di allerta precoce e risposta rapida per le droghe, un caso di intossicazione ascrivibile all'uso di Mefedrone ed alcol e con cui si richiede l'inserimento di detta sostanza nella tabella I di cui all'art. 14 del Testo Unico;

Vista la nota del 9 aprile 2010, con cui l'Istituto Superiore di Sanità ha espresso un parere tecnico sulla sostanza denominata Mefedrone, per la quale la letteratura descrive intossicazioni gravi e decessi e le ricerche condotte sui consumatori di tale sostanza suggeriscono la possibilità che si sviluppi rapidamente una tolleranza con conseguente tendenza al consumo, più frequente, di dosi più elevate;

Considerato che le sostanze JWH-018, JWH-073 e Mefedrone sono assimilabili a sostanze psicoattive pericolose per la salute e già incluse nella tabella I di cui all'art. 14 del Testo Unico;

Sentito il Consiglio superiore di sanità che, nella seduta del 4 maggio 2010, ha espresso parere favorevole all'inserimento delle sostanze denominate JWH-018, JWH-073 e Mefedrone nella tabella I di cui all'art. 14 del Testo Unico;

Sentito il Dipartimento Politiche Antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, con nota prot. n.1518 P-2.64.4.1, in data 6 maggio 2010, ha espresso parere favorevole al suddetto inserimento;

Ritenuto pertanto di dover procedere al citato inserimento a tutela della salute pubblica;

Decreta:


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