CPR-SRP 22.11.01 - allegato 3

Allegato 3

(Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, accordo 22 novembre 2001)

Indicazioni particolari per l'applicazione dei livelli in materia di assistenza ospedaliera, assistenza farmaceutica, assistenza specialistica e integrazione socio sanitaria, nonchè in materia di assistenza sanitaria alle popolazioni delle isole minori ed alle altre comunità isolate.

a) Prestazioni di ricovero e cura ospedaliere

Nell'affrontare il tema della rimodulazione dell'area prestazionale garantita dall'assistenza ospedaliera, è necessario tenere conto che la fisionomia di ospedale nell'attuale scenario sta profondamente mutando. Da luogo di riferimento per qualsiasi problema di una certa rilevanza di natura sanitaria, e spesso socio-sanitaria, a organizzazione ad alto livello tecnologico deputata (e capace) di fornire risposte assistenziali di tipo diagnostico-terapeutico a problemi di salute caratterizzati da acuzie e gravità.

Tale specifica caratterizzazione del ruolo dell'ospedale nel complesso della rete assistenziale sanitaria tuttavia non è automaticamente associabile ad una lista negativa di prestazioni da non erogare nel suo ambito, bensì è sollecitativa di coerenti programmi di riassetto strutturale e qualificazione tecnologica, di concorrenti programmi di sviluppo della rete dei servizi territoriali, nonchè di incisivi programmi per l'incremento del grado di appropriatezza rispetto al quale:

b) prestazioni di assistenza specialistica

La elencazione, nel nomenclatore tariffario, delle prestazioni erogabili, definite sulla base dei principi generali richiamati dal comma 2 dell'articolo 1 del D.lgs 502/2000, e la specificazione delle condizioni di erogabilità non risolve a priori tutte le problematiche di un utilizzo appropriato di tali prestazioni.

Pertanto anche in questo settore vanno realizzati coerenti programmi per l'incremento del grado di appropriatezza, nonchè di qualificazione tecnologica e di sviluppo della rete dei servizi territoriali. In particolare:

c) l'assistenza farmaceutica,

L'impianto delle decisioni, concordate in sede di accordo dell'8 agosto 2001 e successivamente recepite dall'articolo 6 commi 1 e 2 del decreto legge 18 settembre 2001, n.347, nel prevedere un maggiore potere di regolazione da parte delle regioni delle modalità con cui viene assicurata l'assistenza farmaceutica territoriale, ha affidato alle stesse anche una facoltà di modulazione della erogazione individuando una fascia di farmaci, preventivamente selezionati dalla CUF, rispetto ai quali le regioni stesse potranno decidere misure di co-payment in relazione all'andamento della spesa.

d) integrazione socio-sanitaria, per la quale la precisazione delle linee prestazionali, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, dovrà tener conto dei diversi livelli di dipendenza o non autosufficienza, anche in relazione all'ipotesi di utilizzo di Fondi Integrativi.

Va ricordato che questa specifica area erogativa merita una trattazione specifica, ad integrazione di quanto in via generale già chiarito ai punti precedenti, per il rilievo che assume, all'interno delle politiche destinate al sostegno e allo sviluppo dell' individuo e della famiglia e alla razionalizzazione dell'offerta di servizio, al fine di assicurare le prestazioni necessarie per la diagnosi, la cura (compresa l'assistenza farmacologica) e la riabilitazione delle persone in tutte le fasi della vita e in modo particolare nell'infanzia e nella vecchiaia.

Il riferimento fondamentale, sul piano normativo, è costituito dall'atto di indirizzo e coordinamento sull'integrazione socio-sanitaria di cui al DPCM 14.2.2001.

L'erogazione delle prestazioni va modulata in riferimento ai criteri dell'appropriatezza, del diverso grado di fragilità sociale e dell'accessibilità.

Risultano inoltre determinanti:

  1. l' organizzazione della rete delle strutture di offerta;

  2. le modalità di presa in carico del problema, anche attraverso una valutazione multidimensionale;

  3. una omogenea modalità di rilevazione del bisogno e classificazione del grado di non autosufficienza o dipendenza .

Sul primo punto va ricordato quanto già indicato dalle innovazioni introdotte dal D.lgs. 30 dicembre 1992, n.502 e successive modifiche ed integrazioni in materia di autorizzazione ed accreditamento delle strutture socio-sanitarie e, per le strutture socio assistenziali, dalla legge 8 novembre 2000, n.328, nonchè, per quanto attiene l'organizzazione dei servizi a rete, dai diversi progetti obiettivo.

e) assistenza sanitaria alle popolazioni delle isole minori ed alle altre comunità isolate

Per i livelli di assistenza di cui all'allegato 1, vanno garantite le specifiche esigenze di assistenza sanitaria delle popolazioni delle isole minori e delle altre comunità isolate.

Allegato 3.1

Organizzativa

Indicatore Sottolivello esaminato Significato e utilità Fattibilità
% di pazienti ospedalizzati dal Pronto soccorso rispetto al totale degli accessi in PS Medicina primaria e pronto soccorso Limitare il ricorso improprio alle cure di PS; aumentare le capacità di filtro del PS verso i ricoveri. Informazioni disponibili; indicatore da sottoporre a verifica.
Incidenza ricoveri medici da PS e dimessi con degenza di 0-3 gg Ricovero ordinario e Pronto soccorso Aumentare le capacità di filtro del PS verso i ricoveri; aumentare la quota di attività programmata Dati non disponibili
Tassi di ospedalizzazione generali e standardizzati per età* Ricovero ordinario Limitare l'eccessivo ricorso alle cure ospedaliere e favorire lo sviluppo di alternative Immediata
% di giornate di degenza inappropriate Ricovero ordinario e day hospital Ridurre, indipendentemente dalle diagnosi, il consumo di giornate inutili di ricovero Dati non disponibili a livello nazionale - sperimentazione in corso in alcune regioni
% di "day surgery"+"one day surgery" per interventi di cataratta, stripping delle vene, tunnel carpale, ecc. Day hospital  Limitare il ricorso improprio al ricovero ordinario (elenco estendibile in base alle proposte della Commissione per la Day Surgery) Immediata
Giornate di DH rispetto a quelle di ricovero ordinario DH Favorire lo sviluppo del DH Immediata
% di giornate di dh medico (escluse chemioterapie) rispetto a quelle di 
ricovero ordinario
Day hospital  Ridurre il ricorso a day hospital di tipo diagnostico (i dh terapeutici sono però appropriati) Dati disponibili
% di ricoveri brevi * Ricovero ordinario, DH, assistenza extraospedaliera Ridurre l'occupazione impropria di reparti ordinari Immediata
% di ricoveri di degenza prolungata per determinate diagnosi (es. fratture) Ricovero ordinario, assistenza residenziale Limitare il protrarsi di cure acute e favorire lo sviluppo di alternative non ospedaliere Dati disponibili
degenza media pre-operatoria Ricovero ordinario - sale operatorie Ridurre l'utilizzo improprio dei reparti in relazione alle capacità delle sale operatorie Immediata
degenza media grezza e corretta per il case-mix Ricovero ordinario  Ridurre l'utilizzo improprio dei reparti Immediata
% di ricoveri di 0-1 giorno medici sul totale dei ricoveri medici Ricovero ordinario Ridurre l'occupazione impropria di reparti ordinari  
% di dimessi da reparti chirurgici con DRG medici * Sale operatorie e reparti chirurgici Favorire il miglior uso dei reparti chirurgici Immediata
% di casi medici con degenza oltre soglia per pazienti con età > 65 anni rispetto al tot. casi medici per paz. > 65 anni Ricovero ordinario Ridurre il ricorso improprio al ricovero ordinario come alternativa a 
regimi a più bassa intensità assistenziale
Dati disponibili
Peso medio dei ricoveri di pazienti anziani * Ricovero ordinario e assistenza extraospedaliera Ridurre il ricorso al ricovero per condizioni semplici e trattabili in 
ambito extraospedaliero
Dati disponibili


Clinica

Indicatore Sottolivello esaminato Significato e utilità Fattibilità
% di parti cesarei *   Limitazione dell'inappropriata indicazione ad un intervento 
chirurgico
Immediata
Tassi di ospedalizzazione per interventi chirurgici ove esista o si possa stabilire uno standard di appropriatezza (es. tonsillectomie, 
colecistectomie, ernioplastica in et pediatrica ecc.)
  Limitare il ricorso ad interventi chirurgici non necessari, rispetto ad altre modalità di cura Immediata
% di prostatectomia TURP rispetto alla via laparotomia   Limitazione dell'inappropriata indicazione ad una tecnica superata (per via laparotomica) Dati disponibili
% di orchidopessi in bambini di età inferiore ai 5 anni   Verificare il ricorso all'intervento nell'età considerata appropriata Dati disponibili
Numero di rientri entro 30 gg dalla dimissione   Ridurre l'inappropriatezza delle dimissioni precoci Dati disponibili a partire dal 2001


Indicatori livello Ospedaliero - Possibile quadro organico

Ai fini della integrazione in un quadro organico del set iniziale degli indicatori e come semplice ipotesi di lavoro, può essere ragionevole adottare una duplice prospettiva:

Prospettiva "per territorio"

Lo schema sotto riportato consente di scomporre il tasso di ospedalizzazione per zoom successivi ai fini di identificare le singole componenti a maggior rischio di inappropriatezza (evidenziate con sottolineatura). Tale elaborazione può essere effettuata ad esempio a livello aggregato regionale.

Il vantaggio di tale schema è che, una volta identificate la distribuzione sul territorio nazionale ed i valori obiettivo di ogni indicatore "foglia", è possibile "sommare" gli scostamenti per ogni regione, al fine di ottenere anche una misura macro di inappropriatezza complessiva.

Lo schema può ovviamente essere adottato dapprima a livello sperimentale e poi perfezionato nel tempo.

* Tasso di ospedalizzazione (per 1.000 abitanti)

Prospettiva "per struttura"

* RICOVERI