6) RADIAZIONI IONIZZANTI PER SCOPI MEDICI
Il PSN si pone come obiettivo la riduzione del rischio (di tumore) associato all'esposizione a radiazioni ionizzanti per le persone sottoposte ad indagini cliniche di radiodiagnostica e di medicina nucleare, mediante la riduzione degli esami non necessari (anche con campagne di educazione sanitaria) l'adozione di adeguati programmi di assicurazione di qualità e la sostituzione degli apparati obsoleti.
Strategie per l'intervento
Anche con riferimento ad una vasta esperienza internazionale si può ritenere che il conseguimento degli obiettivi indicati dal PSN in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti in campo medico debba essere associato alla esigenza di poter far fronte all'aumento considerevole del numero di pratiche radiologiche, e più recentemente di quelle ad alta dose come la Tomografia Computerizzata ed alle indagini su soggetti in età pediatrica. Si deve inoltre tenere conto che le prestazioni radiologiche sono spesso ancora non ottimizzate. E' stato, infatti, verificato che la stessa indagine può essere effettuata con dosi estremamente diverse a parità di qualità o produrre immagini di qualità non sufficiente con conseguente necessità di ripetizione dell'esame.
Pertanto, mentre da una parte è necessario intervenire sulla riduzione del numero di esposizioni attraverso la limitazione di tutte le esposizioni non necessarie, si deve altresì intervenire per migliorare il rapporto tra la qualità dell'immagine o della prestazione e la dose associata alla singola procedura, e standardizzare al livello delle prestazioni migliori le prestazioni sull'intero territorio nazionale.
Il primo obiettivo, oltre a richiedere una maggiore sensibilizzazione della popolazione su questo tema, richiede soprattutto un aumento di consapevolezza degli stessi medici, che può essere perseguito promuovendo la diffusione della conoscenza dei problemi della radioprotezione del paziente.
L'ottimizzazione delle prestazioni è invece il risultato di una operazione più complessa che riguarda non solo l'efficienza delle apparecchiature ma anche un loro uso ottimale e quindi prevede un impegno per la formazione e l'aggiornamento del personale su specifici temi di radioprotezione del paziente. Importante è infine un impegno di ricerca e di aggiornamento continuo per la individuazione di metodi e di procedure per raggiungere tale obiettivo.
Le recenti disposizioni legislative per la protezione dalle radiazioni in campo medico (D.Lgs 230/95 e decreti applicativi) hanno delineato un quadro diversificato di adempimenti che riguardano tra l'altro sia la giustificazione delle indagini con radiazioni ionizzanti e la definizione delle responsabilità, sia l'obbligo di effettuare programmi di controllo di qualità sulla strumentazione.
Non risultano dati sulla reale applicazione delle attuali disposizioni legislative. Si ricorda peraltro che è stato pubblicato il D.Lgs. n° 187 del 26\5\2000 in attuazione della direttiva EURATOM 97/43 sulle esposizioni mediche. Il suddetto D.Lgs. modifica ed abroga la sezione II del capo IX del D.Lgs. 230\95, introduce dosi di riferimento per gli esami di radiodiagnostica e di medicina nucleare, indica che si ponga particolare attenzione agli esami ad alta dose, agli esami effettuati per "screening", alle indagini effettuate su pazienti in età pediatrica, e che si prEdispongano programmi di assicurazione della qualità.
Raccomandazioni specifiche
Per un'attuazione più efficace delle disposizioni legislative si raccomandano le seguenti azioni: