CPR-SRP 8.3.01 - Piano oncologico nazionale - Parte II - Gli obiettivi specifici intermedi: obiettivo specifico intermedio n° 3 - Promozione di programmi di screening di documentata efficacia per la diagnosi precoce dei tumori

Piano oncologico nazionale - Parte II - Gli obiettivi specifici intermedi: obiettivo specifico intermedio n° 3

(Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, provvedimento 8 marzo 2001)

PROMOZIONE DI PROGRAMMI DI SCREENING DI DOCUMENTATA EFFICACIA PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI

Il Piano sanitario nazionale 1998-2000 all'Obiettivo II "Contrastare le principali patologie" rileva che, al fine di contribuire a contrastare specifiche forme neoplastiche, sono da sviluppare, nei piani regionali ed aziendali e da estendere, su tutto il territorio nazionale, campagne di screening, di documentata efficacia, per la diagnosi di alcune patologie neoplastiche. Il Piano rileva inoltre la necessità che, nell'attivazione dei predetti programmi, siano previsti il monitoraggio e la valutazione continua degli stessi; che sia garantita l'istituzione di un sistema di controllo di qualità dei programmi medesimi, i quali devono prevedere, tra l'altro, la predisposizione di linee guida per la conferma diagnostica dei casi sospetti identificati ed il trattamento tempestivo dei casi confermati.

Il Piano, nel fornire indicazioni sui livelli uniformi di assistenza, da assicurare in condizioni di uniformità sul territorio nazionale alla totalità dei cittadini, ricomprende nelle prestazioni che devono essere erogate dal S.S.N., senza oneri a carico dell'utente al momento della fruizione del servizio, le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica, incluse in programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva, realizzati in attuazione del PSN e dei PSR o comunque promossi o autorizzati, con atti formali, dalle regioni o provincie autonome.

A tal fine è opportuno che a livello di ciascuna regione, sia effettuata attività di:

Tali attività dovranno essere operativamente effettuate dal Centro Regionale di Prevenzione Oncologica ove presente, o da apposito organismo costituito in ambito regionale. A tale attività deve essere assicurato preventivamente un adeguato finanziamento per garantirne la continuità, rientrando l'attività di screening nei livelli uniformi di assistenza.

La necessità di migliorare e rendere più éfficienti le prestazioni diagnostiche in popolazione sintomatica e asintomatica quindi di disporre di sufficienti competenze per l'esecuzione di approfondimenti nei casi selezionati dallo screening rende necessaria inoltre l'individuazione di idonee strutture di secondo livello. Una rete di tali strutture uniformemente distribuite sul territorio nazionale, potrebbe raffigurare il modello più valido per rispondere in modo tempestivo e corretto al bisogno specialistico specifico.


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