CPR-SRP 8.3.01 - Piano oncologico nazionale - Parte II - Gli obiettivi specifici intermedi: obiettivo specifico intermedio n° 1: la riabilitazione oncologica

Piano oncologico nazionale - Parte II - Gli obiettivi specifici intermedi: obiettivo specifico intermedio n° 1

(Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, provvedimento 8 marzo 2001)

3) LA RIABILITAZIONE ONCOLOGICA.

Le linee guida emanate dal Ministero della sanità per le attività di riabilitazione (G.U. n° 124 del 30.5.1998) distinguono la riabilitazione in due settori:

  1. La riabilitazione intensiva, prevalentemente di tipo degenziale,
  2. La riabilitazione estensiva, che può essere attuata in ambito ospedaliero, nei reparti di lungodegenza riabilitativa, in strutture ambulatoriali, al domicilio del paziente ed infine in strutture riabilitative.

Le succitate linee guida individuano anche la tipologia dei pazienti afferenti alla riabilitazione specialistica (neuromotoria, ortopedico-reumatologica, cardiologica, pneumologica).

Pur riconoscendo l'indispensabilità di un intervento riabilitativo in pazienti oncologici, per lo meno nella fascia di coloro i quali possono beneficiare di un recupero funzionale, al momento le evidenze scientifiche non suggeriscono l'identificazione di un settore specialistico autonomo di riabilitazione oncologica, mentre è prevedibile l'afferenza dei pazienti oncologici, con turbe d'organo funzionali reversibili, ai diversi reparti di riabilitazione specialistica, eventualmente ricorrendo anche all'intervento riabilitativo multispecialistico.

Occorre quindi garantire e promuovere l'accesso dei pazienti neoplastici ai reparti di riabilitazione, secondo lo specifico danno d'organo anatomofunzionale.

Premesso ciò è importante che, per diversi livelli di intensità di riabilitazione, si provveda a definire opportuni percorsi e livelli di assistenza.

Dalla fase intensiva, ove necessario, il paziente dovrà poter accede a strutture riabilitative con minore complessità organizzativa. L'ultima tappa del processo riabilitativo dovrà essere garantita attraverso la riabilitazione ambulatoriale e domiciliare.

Si raccomanda inoltre, vista la specificità della malattia oncologica, di ricomprendere nel processo riabilitativo, che deve essere quanto più globale possibile, interventi atti a sostenere il recupero psico-relazionale dei pazienti oncologici.


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