La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano
VISTO l'articolo 2, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che affida a questa Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi, secondo quanto previsto dall'articolo 4 del medesimo decreto legislativo;
VISTO l'articolo 4, comma 1, del predetto decreto legislativo, nel quale si prevede che, in questa Conferenza, Governo, Regioni e Province autonome, in attuazione del principio di leale collaborazione, possano concludere accordi al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune;
VISTO lo schema di accordo pervenuto dal Ministero della sanità il 10 novembre 2000;
CONSIDERATO che il 13 dicembre 2000 e il 1° marzo 2001 in sede tecnica, i rappresentanti delle Regioni hanno formulato alcune proposte di modifica al testo dell'accordo in oggetto, che sono state accolte dai rappresentanti delle Amministrazioni centrali;
VISTO lo schema di accordo, pervenuto dal Ministero della sanità il 2 marzo 2001;
ACQUISITO l'assenso del Governo e dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, espresso ai sensi dell'articolo 4, comma 2 del richiamato decreto legislativo;
sancisce il seguente accordo nei termini sottoindicati:
Il Ministro della sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento c Bolzano
CONSIDERATO che il Piano sanitario nazionale 1998-2000, all'obiettivo II "Contrastare le principali patologie" indica le malattie neoplastiche tra le aree cruciali di intervento e si propone di contrastarle attraverso interventi di prevenzione primaria e secondaria e di promuovere l'efficacia dei programmi assistenziali;
CONSIDERATO altresì che in oncologia, l'invecchiamento della popolazione, la crescita del numero delle persone affette da tale patologia, il conseguente aumento dei bisogni, con diversi livelli di complessità, per i quali occorre garantire continuità dell'intervento di cura senza tralasciare le variabili psico-sociali in grado di contribuire a migliorare la qualità di vita richiedono la capacità di erogare risposte integrate e coordinate, e che tale obiettivo presuppone non solo l'integrazione professionale, ma anche istituzionale e gestionale, finalizzata alla realizzazione di un concreto coordinamento degli interventi nei diversi settori impegnati nella produzione di servizi e coinvolti, a diverso titolo, nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie oncologiche;
RITENUTO che presupposto irrinunciabile è quindi una forte integrazione tra le strutture che erogano assistenza oncologica e quelle che si occupano più specificamente degli esiti della patologia;
RITENUTO che i miglioramenti terapeutici ed assistenziali ed il miglioramento del!a qualità di vita sono pertanto strettamente connessi alla definizione di specifici percorsi, tramite i quali le strutture preposte si attivano, per garantire la presa in carico del paziente oncologico durante tutte le fasi della malattia, promuovendo e realizzando il coordinamento delle attività ospedaliere e territoriali;
Convengono quanto segue
Il presidente: Di Camillo