DMS 04.10.07 - articolo 1

 

Articolo 1

(Decreto del Ministero della Salute, 4 ottobre 2007)

1. La regione Lazio può stabilire la deroga ai valori di parametro fissati nell'allegato 1, parte B del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, per il comune di S. Oreste (Roma) per il parametro arsenico entro il valore massimo ammissibile (VMA) di 50 µg/l e per territori dei comuni di Santa Marinella e Civitavecchia approvvigionati con acqua proveniente dal fiume Mignone, per il parametro trialometani-totale entro un VMA di 80 µ4/l.

2. I suddetti VMA possono essere concessi fino al 31 dicembre 2007.

3. L'eventuale rinnovo è subordinato all'inserimento dei dati relativi all'attuazione dei piani di rientro nei suddetti territori, nella relazione che la regione Lazio è tenuta a trasmettere ai sensi del decreto 30 dicembre 2006, citato in premessa, comprensiva dei controlli analitici effettuati, che dovranno essere intensificati per i comuni ai quali la regione ha concesso le deroghe per due o più parametri, dei risultati degli interventi effettuati nel periodo di deroga, e di un dettagliato programma di quanto previsto ai fini della nuova deroga, corredato dei costi e della copertura finanziaria.

4. Sono escluse dai provvedimenti di deroga e sono comunque obbligate al rispetto dei limiti previsti dalla normativa, le industrie alimentari ad eccezione di quelle di tipo artigianale con distribuzione del prodotto in ambito locale. Si rimanda alle autorità competenti la valutazione di ulteriori esclusioni e/o limitazioni temporali.

5. La regione deve provvedere ad informare la popolazione interessata in attuazione del disposto di cui al decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, art. 13, comma 11, relativamente alla elevata concentrazione dei predetti parametri, e deve fornire consigli a gruppi specifici di popolazione per i quali potrebbe sussistere un rischio particolare anche in merito all'uso razionale di eventuali prodotti integratori. La suddetta informazione dovrà essere ancor più dettagliata per la popolazione dei comuni nel cui territorio viene distribuita acqua con due o più valori di parametro in deroga. Delle iniziative adottate dovrà essere data informazione al Ministero della salute.


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