progetto qualità in medicina generale - regione FVG

Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia

Centro Regionale di Formazione per l'Area della Medicina Generale

Monfalcone, 27 aprile 2000
VIA GALVANI N°1 (C.A.P.34074) Tel/Fax: 0481 - 487578
www.ceformed.it
E-mail: contact@ceformed.it

Prot. n. 070 /CF

Oggetto: Progetto Qualità in Medicina Generale

LORO SEDI

Caro/a Collega,

se sei interessato/a a svolgere attività di didattica tutoriale in medicina generale oppure attività di osservazione epidemiologica, ricerca clinica e sperimentazione farmacologica, o ancora se intendi sviluppare conoscenze e competenze di tipo manageriale, ti preghiamo di leggere attentamente questa lunga lettera e ti invitiamo a partecipare al corso propedeutico, organizzato in collaborazione con l'Agenzia Regionale della Sanità, che si terrà

Giovedì 1 giugno 2000, dalle ore 8.45 alle ore 18.30,
presso l'Auditorium dell'ospedale S.Polo, via Galvani l, Monfalcone.

Nel piano programma per il 2000 del Centro regionale di formazione per l'area della Medicina Generale sono previste attività di carattere sperimentale finalizzate allo sviluppo della ricerca e della formazione e al progresso della qualità in medicina generale, secondo le seguenti premesse: "Fondamentale si ritiene debba essere la diffusione della cultura della ricerca tra i MMG, finalizzata non alla mera attività speculativa, ma al reale miglioramento dell'attività professionale. In questo campo si sottolinea la necessità di creare e coordinare reti di medici sentinella al fine di monitorare eventi morbosi di rilevanza epidemiologica. Inoltre, il Centro si propone come punto di aggregazione e di consulenza per progetti di ricerca, di interesse per il SSR, proposti da MMG, Istituti pubblici e privati. Vengono forniti, compatibilmente con le esigenze di bilancio, i supporti logistico-organizzativi, e vengono individuate le competenze necessarie a supporto dello sviluppo dei progetti di ricerca."

La Medicina Generale viene infatti chiamata nel nuovo scenario della sanità pubblica, delineato dalla legge di riforma ter 229, ad assumersi sempre maggiori responsabilità nella gestione, valutazione e promozione delle cure primarie. Pertanto è necessario che tra i Medici di Medicina Generale (MMG) venga diffusa una cultura della qualità comprendente tutte le fasi e processi inerenti questa attività.

Sono state individuate pertanto tre aree strategiche su cui intervenire con idonei processi formativi: i MMG tutori, i MMG ricercatori, i MMG managers.

E' implicito che la formazione di idonee figure professionali è solamente la premessa teorica, la fase preparatoria all'applicazione pratica sul campo. Pertanto vanno distinte le due fasi (quella formativa-preparatoria e quella pratica-operativa) dal punto di vista dei tempi, delle metodiche, degli obiettivi da raggiungere nonchè delle risorse necessarie.

Caratteristica comune a queste tre figure è una corretta metodologia della raccolta dei dati inerenti la propria attività, un'accurata analisi dei processi e un'attenta valutazione degli esiti, al fine di poter dare avvio alla fase propositiva delle proprie attività, nel campo della didattica, della ricerca e della gestione del sistema sanitario. A tal fine viene organizzato un primo incontro in cui saranno illustrati obiettivi, finalità e metodi, rivolto a MMG che, su base vocazionale, intendano aderire al progetto e intraprendere i percorsi proposti. Successivamente verranno attivati dei corsi finalizzati al raggiungimento delle specifiche capacità necessarie a operare quali medici tutori, ricercatori, managers. La fase formativa verrà seguita da una fase applicativa in cui i partecipanti utilizzeranno le capacità acquisite in specifici progetti di audit e di ricerca nel campo dell'insegnamento tutoriale, della ricerca clinica ed epidemiologica e della gestione manageriale.

Formazione dei tutori

I Tutori sono MMG, iscritti all'Albo regionale, che, dopo aver seguito un idoneo corso su base vocazionale, contribuiscono alla formazione dei medici partecipanti al biennio di formazione specifica in Medicina Generale, ospitandoli per sei mesi presso il proprio ambulatorio e seguendoli nel corso di tutto il biennio. È fondamentale che questi Tutori sappiano trasferire ai tirocinanti le specifiche conoscenze tecniche e relazionali della propria professione, facendo partecipe il tirocinante della reale attività assistenziale.

In tutta Europa, inoltre, la Medicina Generale fa parte integrante del curriculum di studi delle facoltà di Medicina e Chirurgia. Questi corsi sono per lo più tenuti da Medici di Medicina Generale, che affiancano l'attività accademica a quella professionale, per mantenere vivo il legame tra la teoria e la pratica. Attualmente questa necessità viene avvertita anche in Italia, soprattutto tenendo conto che circa la metà dei laureati in Medicina troveranno occupazione nell'ambito delle cure primarie gestite dal SSN. La recente autonomia concessa alle singole Università permette una maggior libertà di movimento e una più snella attivazione dei Corsi. Pur non essendovi al momento che presupposti teorici alla concreta realizzazione di un completo percorso formativo specifico per la Medicina Generale, fin dal corso di base degli studi universitari, è peraltro specifico interesse della Medicina Generale e di questo Centro preparare adeguatamente figure professionali dotate di conoscenze e competenze specifiche alla didattica tutoriale.

Formazione di Medici di Medicina Generale ricercatori

Il MMG finora, sia per abitudine mentale che per la mancanza di una "carriera professionale", oltre che per una normativa legislativa riduttiva delle potenzialità della Medicina Generale, si è occupato prevalentemente della sola attività assistenziale, trascurando il lato della ricerca e della sperimentazione. Questa carenza pone la Medicina Generale in una condizione di svantaggio sia rispetto alla Medicina Ospedaliera e Universitaria, sia rispetto alla stessa Medicina generale europea, abituata per mentalità e normative a sviluppare e diffondere la cultura della ricerca tra i MMG.

La normativa italiana si sta lentamente adeguando a quella europea e pertanto è necessario che questa cultura della ricerca venga diffusa tra quei medici che per capacità e vocazione si sentono portati ad interessarsi a questo settore, le cui potenzialità, derivanti dall'elevato numero di contatti, sono notevoli.

In particolare, si intendono creare i presupposti per l'attivazione di una rete di medici in grado di svolgere osservazione epidemiologica, ricerca clinica ed anche sperimentazione farmacologica (in attesa che le norme di legge consentano anche ai MMG di svolgere sperimentazioni farmacologiche di fase III e IV).

Formazione manageriale per Medici di Medicina Generale

È ormai accettato dai più che il problema principale del SSN è di riuscire ad ottenere il massimo beneficio dalle risorse allocate, perseguendo obiettivi di efficienza e di efficacia. Questi obiettivi necessitano di un'attenta analisi dell'esistente e di una notevole capacità progettuale, attuativa e di verifica dei risultati ottenuti, intesi come risultati di salute e non come atti medici. Il Medico di Medicina Generale deve pertanto occuparsi in prima persone della gestione del sistema "Sanità pubblica" attraverso una capacità propositiva che si manifesta nei Comitati Aziendali e Distrettuali previsti dai vigenti Accordi Collettivi Nazionali, nonché attraverso la direzione diretta del Distretto, come esplicitamente previsto dal summenzionato decreto Bindi e dal recente PIMT 2000-2002 prodotto dalla nostra Regione.

Le azioni precedentemente esposte si integrano tra loro in quanto solo una Medicina Generale insegnata "sul campo" dagli stessi Medici di Medicina Generale, capace di valutare il proprio operato sia tramite ricerche clinico-epidemiologiche (per quanto riguarda l'efficacia dell'intervento) che tramite analisi gestionali (per quanto riguarda l'efficienza del sistema), può essere l'artefice di un miglioramento delle cure primarie gestite dal SSN.


PROGETTO QUALITA' IN MEDICINA GENERALE
referente scientifico: dott. R. Paduano; referente organizzativo: dott. L. Canciani

Il responsabile del Centro regionale di formazione
dott. Fabio SAMANI